Data: 1637

Fino al 1622 quando il navigatore Thomas Blundeville aveva proposto di usare "un autentico e veritiero Horologie o Watch" per determinare la longitudine nei viaggi transoceanici non vi era stato un avanzamento dei mezzi tecnologici. Ma in tarda età Galileo, che da studente di medicina aveva usato il pendolo per registrare il battito del polso, elaborò un progetto per costruire un primo orologio a pendolo. Nel giugno del 1637, stando al suo biografo e discepolo, Vincenzo Viviani, lo scienziato espose il principio di adattare il pendolo "a orologi con ingranaggi a rotelline per assistere il navigante nel determinare la longitudine".

Le leggende su Galileo narrano di una esperienza mistica avvenuta in una chiesa, che avrebbe amplificato le sue acute intuizioni sul pendolo come strumento per scandire il tempo. Incantato dall' oscillazione di una lampada appesa al soffitto di una navata, spinta da una folata di vento, Galileo rimase a osservare il sacrestano che la arrestava per accendere lo stoppino. Una volta accesa e lasciata nuovamente andare con una spinta, la lampada riprese a oscillare, descrivendo questa volta un arco più ampio. Confrontando il moto della lampada con il battito del polso, Galileo si accorse che era la lunghezza del filo del pendolo a determinarne il ritmo. Galileo malgrado l'intuizione non riuscì mai a produrre un orologio a pendolo.