Dava Sobel

La longitudine (dal latino longitudo, longitudĭnis, "lunghezza"; derivato di longus, "lungo") la coordinata che indica l'arco di equatore compreso fra il meridiano fondamentale Meridiano di Greenwich e il meridiano dell'osservatore. Nel 1714 il Parlamento inglese offrì una ricompensa di ventimila sterline in oro (l'equivalente di 10 milioni di euro) a chi avesse scoperto come determinare la longitudine di una nave nell'oceano. Astronomi famosi come Galileo, Cassini, Huygens, Newton e Halley avevano cercato invano in passato una soluzione rivolgendosi alla Luna e alle stelle. La posta in palio stimolò altri ad avanzare proposte. Fu un orologiaio autodidatta, l'inglese John Harrison, a trovare la soluzione: bastava che ogni nave fosse equipaggiata con un cronometro in grado di segnare sempre l'ora "esatta", quella di Londra, ad esempio, e un semplice confronto con l'ora locale avrebbe subito fornito la longitudine della nave. Questo libro è la storia avventurosa dei quarant'anni di sforzi che furono necessari a Harrison non solo per costruire e perfezionare quel cronometro, ma per persuadere la comunità scientifica dell'efficacia del suo metodo.

150 d.C.

Il cartografo e astronomo Tolomeo traccia le prime linee di longitudine e latitudine nelle 27 carte Vedi

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1501

In quanto alla longitudine dico che per conoscerla incontrai tanta difficoltà che ebbi grandissimo Vedi

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1514

L'astronomo tedesco Johannes Werner escogitò il modo di determinare la posizione della nave osservaVedi

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1530

Sir Isac Newton aveva cominciato a mettere un pò d'ordine negli studi sui moti della luna con la suVedi

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1559

Sebbene no sia chiaro se conoscesse le ipotesi di Gemma Frisius nel 1559 l'inglese William CunninghaVedi

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1592

Al largo delle Azzorre, una flottiglia di navi da guerra inglesi stava in agguato in attesa di assalVedi

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1610

Quasi 100 anni dopo l'immodesta prposta di Werner, Galileo Galilei scoprì dal balcone di casa sua aVedi

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1637

Fino al 1622 quando il navigatore Thomas Blundeville aveva proposto di usare "un autentico e veritieVedi

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1656

Christian Huygens, figlio di un diplomatico e proprietario terriero olandese che fece della scienza Vedi

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1664

Nel 1960 Huygens aveva già realizzato, in base ai suoi principi, non uno ma due strumenti per calcoVedi

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1683

Nel suo viaggio a Tangeri così scrive Pepys: "considerata la confusione in cui brancolano tutti Vedi

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1687

Alla fine del seicento regnava il caos sul problema della longitudine e non mancavanbo anche le paroVedi

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1688

Giovanni Domenico Cassini professore di astronomia all' università di Bologna, pubblicò la migliorVedi

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1699

Se la soluzione proposta della declinazione magnetica era difettosa e ulteriormente inquinata dali cVedi

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1707

22 ottobre: vicino alla punta sud occidentale dell' inghilterra 4 navi britanniche presso le isole SVedi

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1712

L'impazienza di Newton cresceva. Era chiaro ormai che l'unica speranza per risolvere il problema staVedi

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1713

Il naufragio delle navi dell' ammiraglio Showell alle Scilly ai primi del '700 rese più urgente chVedi

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1714

Il parlamento inglese con il famoso emendamento "Longitudine Act" stanziò la somma più cospicua, fVedi

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1717

Gli studiosi si interrogano su come abbia fatto Harrison a ottenere risultati senza basi se non quelVedi

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1720

Intorno al 1720, dopo che Harrison si fu fatto una certa reputazione come orologiaio, Sir Charles PeVedi

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1721

Malgrado la bandiera bianca fissata sul prematuro catalogo delle stelle, Newton continuò a credere Vedi

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1725

Prima del 1725 un certo Saint Pierre chiese udienza a Carlo II dalla Manica per ritornare alle veccVedi

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1727

Dal 1725 al 1727 i fratelli costruirono due esemplari di pendola a cassa alta, la tipica pendola delVedi

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1736

Un oscuro orologiaio di nome John Harrison durante un viaggio a bordo della Centurion fino a LisbonaVedi

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1741

9 giugno: finalmente il Centurion calò l'ancora a Juan Fernandez con ottanta decessi per scorbuto. Vedi

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1773

Un Harrison vecchio e sfinito reclamò al riparo dell' ala protettiva di re Giorgio III, il premio cVedi

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In quanto alla longitudine dico che per conoscerla incontrai tanta difficoltà che ebbi grandissimo studio in incontrare con sicurezza il cammino che intraprendemmo. Tanto vi studiai che alla fine non incontrai miglior cosa che vedere e osservare di notte la opposizione di un pianeta con un altro, e il movimento della luna con gli altri pianeti, perché la Luna è il più rapido tra i pianeti come anche fu comprovato dall'almanacco di Giovanni da Monteregio, che fu composto secondo il meridiano della città di Ferrata concordandolo con i calcoli del Re Alfonso: e dopo molte notti passate ad osservare, una notte tra le altre, quella del 23 agosto 1499, nella quale vi fu una congiunzione tra la Luna e Marte, la quale congiunzione secondo l'almanacco doveva prodursi a mezzanotte o mezz'ora prima, trovai che all'uscire la Luna dal nostro orizzonte, che fu un'ora e mezza dopo il tramonto del Sole, il pianeta era passato per la parte di oriente, dico, ovvero che la luna si trovava più a oriente di Marte, circa un grado e qualche minuto, e alla mezzanotte si trovava più all'oriente quindici gradi e mezzo, di modo che fatta la proporzione, se le ventiquattrore mi valgono 360 gradi, che mi valgono 5 ore e mezza? Trovai che mi valevano 82 gradi e mezzo, e tanto distante mi trovavo dal meridiano della cibdade de Cadice, di modo ché assignando cada grado 16 e 2/3 leghe, mi trovavo 1374 leghe e 2/3 più ad occidente della cibdade de Cadice - AMERIGO VESPUCCI tratto da LETTERE SUL MONDO NUOVO