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Posted by Umbriaway Consulting on 2017-09-03

Chiesa della S.S. Trinità

Pietra romana rinvenuta nell' altare in muratura utilizzata per il nuovo altare secondo le recenti disposizioni liturgiche. Si può notare la croce ancora tinta di rosso, scalpellinata sulla pietra in modo che risulti in rilievo. Tornando all' epoca romana in Umbria ecco come wikipedia liquida la questione: le rivalità tra Umbri ed Etruschi contribuì a favorire la politica espansionistica di Roma, che, dopo aver occupato Narni nel 299 a.C. si impossessò dell'intera regione a seguito della vittoriosa Battaglia del Sentino (295 a.C.). Nello scontro la città latina si impose su una coalizione di Sanniti, Umbri, Galli ed Etruschi. Gli Umbri divennero da allora fedeli alleati dei Romani, richiesti come soldati scelti e, secondo la tradizione, vero e proprio nerbo di molte legioni romane. Furono istituite colonie romane a Senigallia (Sena Gallica, 283 a.C.), Rimini (Ariminum, 268 a.C.), Spoleto (Spoletium 241 a.C.) e furono realizzate importanti opere pubbliche come la via Flaminia (220 a.C.) tra Roma e Rimini. Durante la seconda guerra punica e l'invasione di Annibale vennero combattute in territorio umbro la battaglia del Lago Trasimeno (217 a.C.), presso l'attuale Tuoro sul Trasimeno e la battaglia di Plestia (presso l'attuale Colfiorito, non lontano da Foligno). Nel 90 a.C. vennero concessi agli Umbri gli stessi diritti amministrativi e civili dei Romani, ossia lo status di cives romani. Durante la guerra civile scoppiata fra Marco Antonio e Ottaviano, Perugia divenne l'ultima roccaforte dei seguaci di Marco Antonio: assediata, capitolò e fu distrutta nel 40 a.C. e solo più tardi venne ricostruita per ordine dello stesso imperatore Augusto. Lo stesso imperatore Augusto, nella suddivisione amministrativa dell'Italia, creò una regione Umbria, la Regio VI Umbria, che però non corrispondeva all'attuale: infatti non ne facevano parte le città poste sulla riva destra del Tevere, come Perugia e Orvieto, integrate nell'Etruria (VII regione), mentre vi erano inclusi territori non rientranti nell'Umbria odierna, come le zone più settentrionali, comprese tra Senigallia a Rimini (Ager Gallicus) e incardinate sulla via Flaminia. Durante le invasioni barbariche che colpirono l'Impero romano d'Occidente nel V secolo, l'Umbria fu teatro di sanguinosi scontri, carestie e degrado economico; le uniche autorità che tentarono di arginare la drammatica situazione che si era venuta a creare furono quelle ecclesiastiche che si erano andate affermando nel territorio fin dalla seconda metà del secolo precedente.

Fonte

Sante Cioli e Wiki