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Posted by Umbriaway Consulting on 2017-09-04

Giglio di Firenze al Castello di Colle

Giglio bottonato o a volte anche Giglio di Firenze è un termine utilizzato in araldica per indicare il giglio sbocciato (fiore dell'iris simile al lilium). Il giglio bottonato ha la «caratteristica prima quella di essere disegnato da cinque petali superiori (tre principali e due stami più sottili e bocciolati) e delle ramificazioni inferiori, tutte disposte in modo simmetrico».Il giglio è oggi usato come simbolo della città Firenze. Lo è stato anche nei tempi remoti ma non ne è conosciuta con certezza l'origine, si può supporre che sia dovuto al fatto che nei dintorni di Firenze cresce numerosa e florida la specie Iris germanica var. florentina (Giglio di Firenze o Giaggiolo bianco). Un'altra teoria vede derivare l'abbinamento della città (Florentia) con il fiore perché la sua fondazione da parte dei romani avvenne nell'anno 59 a.C., durante le celebrazioni romane per l'avvento della primavera, i festeggiamenti in onore alla dea Flora (Ludi Florales o Floralia - giochi e competizioni pubbliche) che si svolgevano dal 28 aprile al 3 maggio. L'associazione tra i festeggiamenti e il nome venne spontanea come accadde successivamente tra il nome e i fiori numerosi che crescevano intorno. Inizialmente il giglio era bianco in campo rosso ma nel XIII secolo i Guelfi scelsero il giglio con i colori invertiti per differenziarsi dai Ghibellini e quando, nel 1251, i primi cacciarono i secondi il simbolo di Firenze divenne quello che conosciamo oggi. Ai tempi della Repubblica di Firenze, il giglio era il simbolo della città, talvolta rappresentato su uno scudo retto dalla zampa di un leone (il cosiddetto marzocco). Secondo alcune fonti il giglio viene usato per esaltare l'ideale di purezza ma ha anche dei risvolti di contrapposizione con il potere antico dei Papi costretti a dissentire spesso con l'autorevole Firenze. A Colle di Nocera Umbra il giglio compare al castello ma persino su interni di un vecchio camino. Giglio bottonato o a volte anche Giglio di Firenze è un termine utilizzato in araldica per indicare il giglio sbocciato (fiore dell'iris simile al lilium). Il giglio bottonato ha la «caratteristica prima quella di essere disegnato da cinque petali superiori (tre principali e due stami più sottili e bocciolati) e delle ramificazioni inferiori, tutte disposte in modo simmetrico».Il giglio è oggi usato come simbolo della città Firenze. Lo è stato anche nei tempi remoti ma non ne è conosciuta con certezza l'origine, si può supporre che sia dovuto al fatto che nei dintorni di Firenze cresce numerosa e florida la specie Iris germanica var. florentina (Giglio di Firenze o Giaggiolo bianco). Un'altra teoria vede derivare l'abbinamento della città (Florentia) con il fiore perché la sua fondazione da parte dei romani avvenne nell'anno 59 a.C., durante le celebrazioni romane per l'avvento della primavera, i festeggiamenti in onore alla dea Flora (Ludi Florales o Floralia - giochi e competizioni pubbliche) che si svolgevano dal 28 aprile al 3 maggio. L'associazione tra i festeggiamenti e il nome venne spontanea come accadde successivamente tra il nome e i fiori numerosi che crescevano intorno. Inizialmente il giglio era bianco in campo rosso ma nel XIII secolo i Guelfi scelsero il giglio con i colori invertiti per differenziarsi dai Ghibellini e quando, nel 1251, i primi cacciarono i secondi il simbolo di Firenze divenne quello che conosciamo oggi. Ai tempi della Repubblica di Firenze, il giglio era il simbolo della città, talvolta rappresentato su uno scudo retto dalla zampa di un leone (il cosiddetto marzocco). Secondo alcune fonti il giglio viene usato per esaltare l'ideale di purezza ma ha anche dei risvolti di contrapposizione con il potere antico dei Papi costretti a dissentire spesso con l'autorevole Firenze. A Colle di Nocera Umbra il giglio compare al castello ma persino su interni di un vecchio camino. E’ il simbolo di Firenze dalla seconda metà del XI secolo, ha accompagnato i fiorentini durante le Crociate, ha cambiato colore in seguito alle lotte tra Guelfi e Ghibellini e sulla sua origine si narrano storie diverse. Se si pensa all’antico nome di Firenze, ovvero Fiorenza, il suo simbolo non poteva che essere un fiore e infatti fu scelto proprio il giglio. Ma come avvenne questa scelta? Una versione sarebbe collegata alla sua fondazione da parte dei romani durante le celebrazioni della primavera e della dea Flora. Il collegamento tra i festeggiamenti e i fiori che crescevano abbondantemente nelle campagne circostanti ovvero gli “iris florentina” o meglio i gigioni fiorentini. Un’altra leggenda sarebbe riconducibile al mito del fondatore della città, Fiorino, un pretore romano, rimasto ucciso durante l’assedio di Fiesole. Ma la versione “più veritiera” è collegata alla grande abbondanza di giaggioli, detti gigli di Firenze, che essendo associati alla purezza e castità vennero riconosciuti come fiori della Madonna. Non è da escludere perciò che l'adozione del giglio sia da ricondurre a una manifestazione del culto mariano risalente forse al IX secolo.

Fonte

wikipedia, firenzetoday