peste

Posted by fwd on 2021-01-18

Descrizione

Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894. La p., oltre all’uomo e ad alcuni carnivori (come la volpe), colpisce i roditori selvatici (topo, ratto, marmotta, scoiattolo, coniglio, lepre) che costituiscono il serbatoio biologico dell’agente pestoso. In essi l’infezione può decorrere cronicamente e ben tollerata, per dar luogo, periodicamente, ad accessi epizootici che possono precedere epidemie umane. Le modalità di diffusione della p. (fra i ratti e dai ratti all’uomo) sono state chiarite dalle ricerche condotte in India dalle Commissioni inglesi per la p. tra il 1905 e il 1914. Esse appurarono che le epidemie di p. umana erano precedute da epizoozie tra i ratti (di chiavica o neri) dapprima e tra i topi comuni delle case poco dopo; e che la trasmissione dell’infezione da animale ad animale e da animale a uomo ha luogo di solito per mezzo delle pulci del genere Xenopsylla e di altri generi, che pungono l’uomo solo in mancanza del loro ospite preferito, ossia soltanto dopo una moria di ratti. Dopo una breve incubazione di 2-5 giorni, la p. ha inizio con febbre alta, dolori di capo e alla colonna vertebrale, vertigini, delirio e altri disturbi poco tipici. Nella seconda o terza giornata si delinea la forma clinica della malattia, che nella maggioranza dei casi è rappresentata dalla cosiddetta p. bubbonica, caratterizzata da tumefazione di uno o più gangli linfatici. Questi presentano segni di infiammazione acuta emorragica e suppurativa e prendono il nome di bubboni pestosi. La prognosi della p., una volta estremamente grave (mortalità intorno al 40-50% per la p. bubbonica, quasi del 100% per la p. polmonare, dovuta a localizzazione primitiva dell’infezione nei polmoni), è notevolmente migliorata con l’avvento dei chemioterapici e degli antibiotici (streptomicina, kanamicina/">kanamicina, tetraciclina). La profilassi richiede l’isolamento degli ammalati e dei portatori di bacilli pestosi, la derattizzazione, la lotta contro le pulci, il ricorso alla vaccinazione antipestosa. La p. è praticamente scomparsa dai paesi evoluti, pur rimanendo endemica in alcune regioni dell’Asia meridionale, dell’Africa e dell’America Meridionale.

Approfondimenti