Cornell Woolrich
Angelo Nero

L'autore, Cornell Woolrich, era un timidissimo mammone. Dalle sue pagine sono nati però film come «La finestra sul cortile» di Hitchcock e «La mia droga si chiama Julie». Truffaut, che adorava quel romanzo, per comprarne i diritti giunse a farsi prestare i soldi da Jeanne Moreau. (citato in Corriere della sera, 30 maggio 2009)

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Ma de che stemo a parlà? In copertina c'è già la spiegazione del perché il mitico Cornell, vince e convince: "un altro capolavoro del maestro del noir che ispirò Hitchcock e Truffeau". In un certo senso potremmo definire il mitico Cornell estremizzando anche inventore del cinema americano

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La loro vita era perfetta: una giovane sposa, un marito innamorato, che per lei aveva coniato il soprannome di "viso d'angelo". Ma quando lui viene arrestato con l'accusa di aver ucciso una donna, quella che molti considerano la sua amante, "viso d'angelo" non riesce a rassegnarsi. Impugna l'agenda della donna uccisa e ripercorre uno a uno tutti i suoi contatti alla disperata ricerca della verità. Suo malgrado, finirà di fronte a un incubo che non avrebbe mai immaginato. L'opera ispirò un film, L'angelo nero è un film del 1946, diretto dal regista Roy William Neill, tratto dall'omonimo romanzo (1943) noir di Cornell Woolrich. Fu l'ultimo film di Neill, che morì nel dicembre di quell'anno. la trama della Universal Picture qui sembra lievemente riplasmata: un autore di canzoni alcolista aiuta la moglie dell'uomo che è stato condannato a morte per l'omicidio della consorte a scoprire il vero assassino. Gli indizi sembrano indicare il colpevole nel proprietario di un locale notturno, dove l'uomo e la donna cominciano a esibirsi come duo musicale per recuperare una spilla misteriosamente sparita dall'appartamento dell'assassinata. La pista che i due hanno seguito è però quella sbagliata e solamente il fortuito ritrovamento della spilla li porterà a scoprire la vera identità dell'omicida.

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7 e mezzo: i voti sono soggettivi e opinabili ma quando parliamo di Woolrich ci si inginocchia in doveroso rispetto anche se a volte le sue trame sconnesse e fumettistiche sono improbabili e irrazionali ma sempre divertenti, in fondo abbiamo davanti solo il padre del noir!

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