Norcia / Preci - 2016-10-30

6.5 grado - deep km: - vittime

Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha fatto tremare tutta l'Italia centrale alle 7.40 di questa mattina. La scossa, il cui epicentro è stato vicino a Norcia, in provincia di Perugia, è stata avvertita anche a Roma e nel resto del Paese. Il sisma di oggi è il più violento degli ultimi decenni in Italia. Una donna di 92 anni residente con la famiglia a Bevagna è stata colta da malore durante le scosse ed è morta. Lo conferma il sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa che aggiunge: "Non abbiamo più notizie di una nostra concittadini di 56 anni che sarebbe uscita di casa durante le scosse e al momento risulta irreperibile. Sono state attivate le operazioni di ricerca". Crolli in tutto il cratere del terremoto del 24 agosto che aveva raggiunto magnitudo 6. La scossa è stata avvertita dalla Puglia al Trentino Alto Adige. Panico anche a Roma: hanno tremato le pareti dei palazzi, gli oggetti sono caduti a terra, la gente è uscita in strada. Altre scosse si sono susseguite nella mattinata, la più forte alle 13.07 di magnitudo 4.7 con epicentro Perugia è stata sentita forte anche nella capitale. Un'altra scossa di magnitudo 4.5 è stata registrata dall'Ingv alle 14.34, con epicentro tra Norcia e Castelsantangelo sul Nera. Nonostante questa gravità impressionante del sisma peggiore da quello in Irpinia ad oggi al momento non c'è nessuna perdita di vite umane», ha detto il premier Matteo Renzi. Domani Consiglio dei ministri. Qualche decina i feriti, di cui due gravi. Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino. Il governatore delle Marche paventa che «con l'allargamento della zona colpita si arrivi a decine di migliaia di sfollatii». «Ci sono problemi di viabilità dappertutto, a cominciare dalla Salaria che è chiusa», ha detto il capo della Protezione civile. La strada che collega Visso con Norcia è crollata a due chilometri dal comune marchigiano ed è totalmente inagibile. Grandi difficoltà per raggiungere Norcia, crepe e massi dovunque, chiusa la statale delle Tre Valli. Dopo il fenomeno delle 7.40, sono seguite altre 50 repliche di magnitudo maggiore di 3.0. Sospesa la circolazione dei treni lungo 5 linee, fra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Il terremoto di magnitudo 6.5 (ricalcolata dall'iniziale 6.1), con epicentro alla profondità di 9 chilometri, ha avuto un'intensità tale da interessare una zona che si estende almeno per 20-25 chilometri, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). «Interessa un'area ampia - ha aggiunto - localizzata tra quella che si è attivata con il sisma del 24 agosto e quella che si è attivata il 26 ottobre». Colpite le zone già devastate dal sisma del 24 agosto: crolli si sono registrati a Norcia, dove si sono create crepe anche nella pavimentazione della piazza, crollate la basilica di San Benedetto e la concattedrale di Santa Maria Argentea. Frati in ginocchio davanti alla statua di San Benedetto a Norcia con accanto cittadini impauriti. Le strade di accesso a Norcia sono aperte solo per i mezzi della protezione civile. Paura di nuovo anche ad Arquata ed Amatrice, devastate dal terremoto del 24 agosto. Il sindaco Pirozzi: «Ci sono crolli in tutta la zona: è venuta giù la chiesa di Sant'Agostino e il campanile con l'orologio. Siamo di nuova in piena emergenza», ha detto. Soccorse numerose persone per crisi di panico. Il centro storico di Penna San Giovanni (Macerata) è stato chiuso, a livello cautelativo, su indicazione dei vigili del fuoco in attesa di una verifica più approfondita. Sul campanile della Chiesa di San Giovanni, nella piazza centrale del borgo, è evidente una crepa. Il Comune presenta diverse lesioni, anche importanti, da verificare. Fuori del nucleo di Penna San Giovani, sulla provinciale verso Sarnano, nella chiesa neogotica di San Giuseppe di Villa Pilotti, già danneggiata dal sisma di agosto, è crollato il campanile sul tetto della navata centrale sfondandolo. È crollato quasi completamente l'Hotel Domus Laetitiae a Frontignano di Ussita, sulle montagne del Maceratese, nell'epicentro del terremoto, una struttura vicino agli impianti sciistici già gravemente danneggiata il 26 ottobre. È quanto riferisce una pattuglia della Guardia di Finanza che si é spinta fino alla località turistica a 1350 metri di altezza. L'albergo era vuoto a seguito delle scosse dei giorni scorsi. Non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi». Lo dice il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria. Secondo il Cnr «se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall'altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della facomunicaglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0». Numerose le strade statali e provinciali chiuse nelle marche, nel Lazio, in Umbria e in Abruzzo per i crolli o per i rischi legali al terremoto che ha colpito l'Italia centrale. Domenica 30 Ottobre 2016 - FONTE: il messaggero on line

Perugia, 30 ottobre 2016 - Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il Centro Italia . Dai dati forniti dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto di magnitudo 6.5 (si era parlato di 6.1 all'inizio ma poi la magnitudo è stata rivista al rialzo) è stato registrato tra le province di Macerata e Perugia alle 7.40. Il paese più vicino all'epicentro è Norcia. Ha fatto poi seguito uno sciame di 50 scosse sopra la magnitudo 3. Il geofisico Enzo Boschi, a TgCom24, ha detto che "è la scossa più forte dal 1980" aggiungendo che "questa scossa è stata così forte che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ci saranno altre scosse, anche sopra 5 di magnitudo, perché questo terremoto ha messo in moto un sistema che si deve riassestare". Molte le città umbre in cui viene valutata la stabilità degli edifici soprattutto sacri, i più fragili. A Orvieto ad esempio sono caduti calcinacci dal Duomo. Mentre a Todi è andata distrutta la statua di San Bartolomeo nel Tempio della Consolazione. L'Ingv ha intanto registrato altre importanti scosse, sempre con epicentro a 6 chilometri da Norcia, una alle 14,34 di magnitudo 4.5 e una alle 13,07 di magnitudo 4.6. Per gli sfollati, al termine della riunione operativa al Centro di protezione civile di Foligno, è stato confermato che, in questa fase, le strutture della protezione civile saranno impegnate per l'assistenza sanitaria sia ai feriti sia a tutti i pazienti e ospiti della case di riposo che devono essere trasferiti in altre strutture. Inoltre, ci si sta occupando di garantire la massima assistenza alla popolazione. A questo scopo, è già stata avviata una ricognizione delle strutture ricettive dell'area del Trasimeno per poter ospitarvi cittadini dell'area di Norcia e delle aree più prossime al sisma. Intanto a Foligno arriverà un treno con cuccette: si tratta di 420 posti letto per altrettanti sfollati. Altre persone verranno invece trasferite nella zona del lago Trasimeno, dove gli hotel ospiteranno diverse centinaia di persone. Sono stati preparati diversi pullman per il trasferimento, come spiega la presidente della Regione Marini. Per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico, la società Vus, Valle Umbra Servizi, che gestisce la rete idrica anche della Valnerina, comunica che, al momento, a scopo precauzionale deve essere evitato l'utilizzo dell'acqua per usi alimentari a Norcia e Preci. Sono in corso verifiche in tutti i comuni dell'area della Valnerina. I FERITI - Sono nove i feriti soccorsi in Valnerina dopo la scossa di stamani: lo riferisce la centrale regionale del 118 dell'Umbria, spiegando che provengono da Norcia e da Cascia. I due più gravi, entrambi con traumi al torace, sono stati portati in elicottero all'ospedale di Foligno. Ecco la situazione dei feriti a qualche ora dalla scossa più forte. All'ospedale di Foligno ci sono cinque ricoverati da Orcia (feriti ma non in pericolo di vita). Quattro feriti sono a Spoleto: uno, politraumatizzato a Perugia. Un ferito politraumatizzato di Forche è in fase di trasporto con l'elicottero dei vigili del fuoco, destinato a Perugia o Terni. CASE DI RIPOSO - Chiusa la casa di riposo di via Oberdan a Foligno. Venti anziani sono stati trasferiti a Casa Palma. In via di valutazione il centro anziani Onpi di Sant'Eraclio. In corso di evacuazione anche l'Rsa di Cascia (adesso gli anziani sono al palazzetto di Cascia ma probabilmente verranno portati a Terni). Nessun problema invece per l'ospedale di Trevi. Evacuato l'ospedale di Cascia: 20 ricoverati che dovrebbero essere dislocati tra gli ospedali di Foligno e Perugia. Per precauzione chiuse numerose chiese sia in provincia di Perugia che in quella di TerniTraffico ferroviario e automobilistico - Sospesa per controlli e verifiche la circolazione dei treni sulla linea Foligno-Terontola. Chiuso il traffico automobilistico sulla strada Statale Tre Valli che collega Spoleto a Norcia. Ci sono grossi massi in mezzo alla strada e si sta monitorando la tenuta di alcuni costoni rocciosi a lato della carreggiata. Al momento Norcia è praticamente isolata. A Perugia il Comune ha deciso di chiudere tutti gli edifici pubblici e quelli adibiti a manifestazioni pubbliche. In arrivo l'ordinanza, insieme a quella per la chiusura delle scuole. Il cardinale Bassetti ha raccomandato che non si tengano messe nelle chiese in questi giorni. NORCIA IN GINOCCHIO - Frati in ginocchio davanti alla statua di San Benedetto a Norcia con accanto cittadini impauriti. Immagini mostrate da Sky. Sullo sfondo appare la cattedrale della città umbra: la Basilica di San Benedetto (patrono d'Europa) e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate. Sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture. La speranza è che le scosse degli ultimi giorni avessero indotto molte persone a dormire fuori casa, nei centri di accoglienza e perfino in auto: questo potrebbe aver salvato molte vittime. In quasi tutte le frazioni di Norcia telefoni isolati e manca l'energia elettrica. Allestito un centro di accoglienza anche nel palasport di Spoleto. La protezione civile ha invitato a non recarsi a Norcia, dove l'accesso è consentito solo ai mezzi di soccorso. Piazza San Benedetto, il centro di Norcia, è completamente invasa da polvere e macerie. La Basilica di San Benedetto è completamente crollata: in piedi è rimasto solo il frontone con grosse lesioni. Danneggiati pesantemente anche il palazzo del Municipio e il museo della Castellina. Il tetto della cattedrale di Santa Maria Argentea è crollata e grosse pietre sono in terra. Per le vie del centro solo i vigili del fuoco con i cani per vedere se vi sono persone disperse. Al momento non risultano vittime per i numerosi crolli avvenuti in Umbria. Lo ha confermato la presidente della Regione Catiuscia Marini appena giunta al Centro operativo di Norcia. La presidente sta seguendo la situazione sul posto insieme al prefetto Raffaele Cannizzaro. Con loro il questore Francesco Messina, il comandante provinciale dei carabinieri Cosimo Fiore e i vertici delle altre forze di polizia. "È come se fosse venuta giù la città...": così l'assessore comunale di Norcia Giuseppina Perla. Che ha parlato di crolli diffusi a case e chiesel. Al momento non risultano persone coinvolte. Importanti ed estesi crolli hanno interessato anche le antiche mura che circondano Norcia. Le mura erano già state danneggiate dalle precedenti scosse: ora presentano delle aperture ed anche alcuni torrini sono crollati. Anche la chiesa di Santa Rita o della Misericordia, a Norcia, è crollata in seguito alla scossa di terremoto di oggi. La facciata della chiesa, nel centro storico, era costruita con pietre provenienti da edifici distrutti dai sismi del diciottesimo secolo. PRECI - Diversi crolli nella zona di Preci dove il sindaco Pietro Bellini sta verificando le condizioni della popolazione. "La mattina la gente torna nelle abitazioni - ha detto - per prendere le cose che gli servono. Stiamo verificando che nessuno sia stato colpito". Bellini ha parlato di "crolli, anche di chiese, nelle frazioni e negli altri centri minori di Preci". GUBBIO - Chiusi lunedì 31 ottobre a Gubbio, a titolo precauzionale dopo la scossa di stamani, gli asili nido dell'infanzia. "Va comunque ribadito - dice il sindaco, Filippo Mario Stirati - che a Gubbio non ci sono stati danni né alle persone né alle cose e che la città ha tenuto bene nelle sue strutture pubbliche e private, anche grazie all'ottima opera di ricostruzione realizzata negli anni passati". Impegnati comunque nelle verifiche Protezione civile, vigili del fuoco e polizia municipale. GUALDO - A Gualdo Tadino a scopo precauzionale il sindaco, Massimiliano Presciutti, ha disposto per oggi la chiusura di tutte le strutture pubbliche e aperte al pubblico: chiese, musei, cinema e luoghi di aggregazione anche sportiva. Lo riferisce una nota del Comune. ASSISI - Ad Assisi al momento non risultano danni né all'ospedale né alla basilica di San Francesco. SPOLETO - La Protezione civile di Spoleto riferisce che all'interno del Pala Tenda in via Pasquale Laureti è stato allestito un centro di accoglienza per la popolazione, dotato di posti letto. Altre aree di raccolta per la popolazione sono gli spazi verdi attrezzati di San Giovanni di Baiano (campo sportivo Superga), Baiano, San Martino in Trignano, Beroide, Protte, Eggi. TERNI - Nel ternano risulta il crollo della volta della chiesa di Calvi. I COMUNI VICINI ALL'EPICENTRO - L'epicentro della scossa è ubicato tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto. Questo l'elenco dei comuni più vicini all'epicentro: Norcia (PG) 5.5 km Castelsantangelo Sul Nera (MC) 7.0 km Preci (PG) 7.3 km Visso (MC) 10.3 km Ussita (MC) 11.8 km Cascia (PG) 15.7 km Sellano (PG) 15.9 km Cerreto Di Spoleto (PG) 16.0 km Arquata Del Tronto (AP) 17.0 km Montegallo (AP) 18.2 km Montemonaco (AP) 18.9 km Monte Cavallo (MC) 19.3 km Accumoli (RI) 19.6 km Bolognola (MC) 19.6 km Poggiodomo (PG) 20.2 km Vallo Di Nera (PG) 21.7 km Acquacanina (MC) 21.8 km Montefortino (FM) 22.0 km Fiordimonte (MC) 22.0 km Fiastra (MC) 22.1 km Pieve Torina (MC) 23.3 km Monteleone Di Spoleto (PG) 24.7 km Pievebovigliana (MC) 24.8 km Cittareale (RI) 25.0 km Sant'anatolia Di Narco (PG) 25.3 km. LA TOSCANA - Alla prima scossa ha fatto seguito uno sciame impressionante: 4.6 quattro minuti dopo la scossa principale, poi ancora 3.9 e 4.1 nel giro di pochi minuti, altre sei scosse a cavallo della magnitudo 4. Un incubo avvertito anche in tutta la Toscana: la gente si è svegliata anche ai piani bassi. Gente è scesa in strada perfino a Lucca - FONTE: la Nazione on line