Data: 1736

Un oscuro orologiaio di nome John Harrison durante un viaggio a bordo della Centurion fino a Lisbona propose una promettente possibilità. Grazie a un dispositivo che migliorava l'approssimazione dei calcoli, l'aggeggio mostrò durante il viaggio di ritorno che la rotta era fuori di sessanta miglia rispetto all' obiettivo da raggiungere.

Senza preparazione teorica, nè apprendistato pratico presso un orologiaio, Harrison costruì una serie di orologi quasi del tutto privi di attrito, che non abbisognavano di lubrificazione o polizia, fatti di materiali inattaccabili alla ruggine, in grado di mantenere le parti mobili in perfetto equilibrio reciproco a prescindere da come, intorno a loro, il mondo si impennava e rullava. Tali risultati però furono vanificati dalla comunità scientifica, che diffidava della scatola magica di Harrison.